Aosta

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Un tempo conosciuta come Augusta Praetoria, Aosta rappresenta il più antico insediamento romano dell’Italia settentrionale. Il glorioso passato le ha valso il soprannome di “Roma delle Alpi“.
Numerosi sono i resti della dominazione romana, tra questi: l’Arco di Augusto, il Foro, il Teatro, le mura, a ridosso delle quali ha luogo ancora oggi il mercato cittadino, e la Porta Praetoria, unica nel suo genere.

Le fasi iniziali della cristianizzazione regalarono ad Aosta il magnifico Duomo che vanta un superbo portale, impreziosito da opere cinquecentesche, oltre a un interessante Museo del Tesoro e a preziosi frammenti di affreschi databili al primo medioevo, rinvenuti nel sottotetto soltanto nel 1979.

A Carlomagno si deve invece l’apertura della Via Francigena che collegava Acquisgrana a Roma: una vera e propria manna per il prestigio e l’economia del luogo!
La Rive du Bourg, tra gli angoli cittadini più suggestivi, custodisce pressocché intatti gioielli di architettura medioevale nel vecchio borgo di Sant’Orso, primi fra tutti l’imperdibile Collegiata e l’annesso chiostro dei monaci agostiniani.
La tradizione vuole che un antico edificio ubicato in zona abbia visto nascere il famoso teologo e filosofo Anselmo d’Aosta (1033 – 1109). Divenuto abate del monastero di Bec in Normandia e in seguito arcivescovo di Canterbury, è noto ai più quale sostenitore della prova “ontologica” dell’esistenza di Dio.

Il 30 e il 31 gennaio di ogni anno, la città ospita la Foire de Saint Ours, antica fiera di artigianato ed enogastronomia che si snoda, in un tripudio di bancarelle, sapori e profumi, per il centro storico di Aosta.

Splendidamente inseriti nel contesto valligiano, sono oltre i 130 manieri, i castelli e le fortezze presenti in provincia! Tra questi si segnalano i castelli di Fénis, a ragione il più noto, considerato l’elevato tasso artistico, Sarre, foresteria di caccia di Re Vittorio Emanuele II di Savoia, Issogne, Verrés, Ussel, Sarriod de la Tour, presso Saint-Pierre.
E ancora Nus che, secondo la tradizione, custodisce il castello di… Ponzio Pilato, Arnad, Montemayeur, nel grazioso borgo di Avise, tappa irrinunciabile per gli amanti della buona cucina. All’interno della fortezza di Bard, teatro di innumerevoli vicende storiche a cavallo tra il medioevo e l’età napoleonica, ha luogo il famoso Marché au Fort, imperdibile rassegna enogastronomica che a metà ottobre apre le porte agli appassionati della tradizione culinaria valdostana. Di ritorno verso Torino o Milano, l’attiguo borgo di Bard merita senza dubbio una visita data la peculiarità delle antiche abitazioni sviluppate in senso verticale.

Un detto valdostano ammonisce: “chi beve da solo si strozza”. Il caffé alla valdostana – a base anche di grappa, cognac e genepì – servito nella tradizionale Grolla, una coppa munita di tanti beccucci quanti sono gli amici che vi attingono, rappresenta un toccasana, oltre che un’occasione di aggregazione, Generalmente, scavata in un unico blocco di legno, è da alcuni ritenuta una riproduzione del Santo Graal! Se lo sapesse Dan Brown…